Venerdì 19 Aprile 2024

Croce Rossa Italiana
Comitato di Palmanova ODV

 

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Sterno spezzato per rianimarlo: alcune considerazioni

Con questa nota della nostra Direzione Sanitaria e dei Formatori BLS-D/PBLS-D vogliamo rispondere alle perplessità avanzate da alcuni utenti in merito al triste avvenimento accaduto a Trieste qualche giorno fa.

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"Sterno spezzato per rianimarlo: 6 indagati per omicidio colposo": così riassume il quotidiano “Il Piccolo” il caso di sospetta frattura sternale durante una rianimazione cardio-polmonare e la conseguente indagine apertasi.

Tale notizia può sconcertare e sollevare una ridda di domande da parte di tutti coloro che a vario titolo possono trovarsi nella situazione di dovere applicare le manovre rianimatorie su un paziente in arresto cardio-respiratorio, siano essi sanitari o laici.

Pur non entrando in merito alla vicenda, di cui non conosciamo che i contorni incompleti della cronaca, esprimeremo il nostro punto di vista, condiviso da chi in tutti questi anni ha speso e si è speso per diffondere la cultura della rianimazione cardio-polmonare presso il più vasto uditorio.

La nostra perplessità non deriva tanto dall’evento in sé: la frattura sternale è una complicanza riconosciuta e possibile di una rianimazione cardio-polmonare anche se eseguita correttamente (a questo proposito, è doverosa una precisazione in merito all’articolo laddove si legge – righe 4-5 – “...Ma qualcuno ha premuto troppo energicamente sul torace...”: il massaggio cardiaco DEVE essere energico! A questo si riferiscono le linee-guida internazionali - in cui viene utilizzata l’espressione “push hard” - e, proprio perché l’efficacia del massaggio cardiaco esterno sia mantenuta, si sottolinea l’importanza dei cambi dell’operatore durante una rianimazione cardio-polmonare – RCP – specie se prolungata), assieme alle fratture costali. sterno spezzato 02Complicanze, queste, che di fronte alle condizioni drammatiche del paziente, assumono i connotati di un inconveniente spiacevole ma ben ripagato dalla possibilità di SALVARE UNA VITA.

La perplessità nasce invece dal messaggio che qualcuno potrebbe scorgere – travisando l’evento – tra le righe dell’articolo. Come correttamente scrive l’autore, l’avviso di garanzia è un atto dovuto per poter avviare l’iter d’indagine per la morte del paziente e non tanto e non solo per eventuali lesioni secondarie procurate a questi durante l’applicazione di manovre SALVA VITA.

La rianimazione cardio-polmonare, ed in particolare un PRECOCE ed EFFICACE massaggio cardiaco esterno, è una delle poche azioni dimostratesi CONSISTENTEMENTE in grado di cambiare la prognosi del paziente, che in caso di arresto cardiaco è INEVITABILMENTE LA MORTE. Il massaggio cardiaco è dunque l’unica cosa, assieme alla defibrillazione precoce, in grado di SALVARE LA VITA ad un paziente il cui destino è altrimenti inevitabilmente infausto.

I medici, infermieri e volontari della Croce Rossa Italiana si sentono in dovere di rassicurare chiunque possa avere qualche perplessità sull’efficacia e sicurezza delle manovre di rianimazione cardio-polmonare di base. È necessario, inoltre, enfatizzare la necessità di essere pronti e addestrati correttamente (e per questo, anche come esponenti della C.R.I., spendiamo tanta parte del nostro tempo nella formazione, nei corsi BLS-D e PBLS-D) ad applicare le manovre di RCP nel caso in cui, sfortunatamente, dovessimo trovarci di fronte alla tragica evenienza di un arresto cardiaco.

sterno spezzato 01Confidando nelle molte persone che in questi anni hanno affrontato e brillantemente superato i corsi di addestramento, che sappiano riversare su un uomo in pericolo di vita la stessa determinazione che hanno mostrato durante tali corsi e che non esitino a eseguire le manovre di rianimazione cardio-polmonare nel caso in cui siano costretti dalle circostanze a farlo, esprimiamo la gratitudine a chi ha deciso di concedere una possibilità di salvezza a chi altrimenti non ne avrebbe avuta alcuna.

 


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