Attenzione alle false raccolte fondi!

Spesso accade che persone che non indossano la divisa della Croce Rossa Italiana, avvicinino dei passanti chiedendo di devolvere soldi a favore della Croce Rossa.

L’ultimo episodio è accaduto il 30 novembre. Un cittadino presente presso l’ingresso principale dell’ospedale di Palmanova ha immediatamente segnalato alla Centrale Operativa della Croce Rossa di Palmanova, la presenza di due persone che raccoglievano fondi per la CRI. Queste due persone in borghese avvicinavano pazienti e famigliari che accedevano all’ospedale chiedendo soldi.

La Centrale Operativa della Croce Rossa si è messa subito in contatto con la Centrale Operativa dei Carabinieri di Palmanova che hanno inviato tempestivamente sul posto una pattuglia. Purtroppo i due individui si erano allontanati. Contemporaneamente anche la Direzione Ospedaliera del Presidio era stata allertata.

Il Presidente del Comitato di Palmanova della Croce Rossa Italiana Denis Raimondi, intende informare tutta la popolazione che le raccolte fondi organizzate dalla CRI sono svolte sempre da operatori in divisa dotati di tesserino di riconoscimento. Anche un comune cittadino può collegarsi al sito web https://gaia.cri.it/ e in fondo alla pagina cliccare su verifica tesserino. Digitando il codice del tesserino di riconoscimento permette di verificare se la persona che si ha davanti è un operatore della Croce Rossa Italiana. Il sito verifica i tesserini di tutti gli operatori CRI d’Italia.

Per segnalare qualsiasi frode o tentativo di frode i cittadini sono inviatati a contattare la nostra Centrale Operativa al n° 0432 92.36.46 o direttamente le forze dell’ordine al n° 112.

La stessa cosa vale per l’uso illecito del simbolo di Croce Rossa fatto da privati o organizzazioni che non vi appartengono. Molte volte si vedono simboli di Croce Rossa appesi ai parabrezza di mezzi civili o incollati sulle fiancate. Anche queste sono violazioni di quanto sancito dalle Convenzioni di Ginevra e, ogni stato che ha aderito alle Convenzioni, riconosce l’emblema e ne punisce l’abuso. In questo caso oltre a segnalare alla Croce Rossa l’uso illecito, magari corredato di foto, è possibile farlo in autonomia scaricando l’app “emblema CRI” 

Sempre il Presidente Raimondi auspica che questi atteggiamenti illeciti non demotivino le persone ad aiutare la Croce Rossa nei momenti in cui affronta le difficoltà e la sofferenza in occasione di calamità, guerre, conflitti e nel supporto delle attività e progetti in essere. La Croce Rossa resta in assoluto l’Associazione Umanitaria più grande al mondo con 191 paesi aderenti su 193. La sua opera è sempre improntata sulla trasparenza e nessuno ha il diritto di mettere in discussione questo.

La Croce Rossa resta a disposizione per ogni eventuale informazione in merito.